La Puna Argentina è un luogo straordinario, nel nord-ovest del Paese, al confine tra Cile e Bolivia, tra le province di Catamarca, Salta e Jujuy. La Puna è ancora incontaminata dal turismo di massa, non alla portata di tutti in quanto si trova su una cordigliera vulcanica, caratterizzata da depressioni, fra i 3000 ed i 5000 metri di altezza. Un paesaggio dalla bellezza unica ed in continua evoluzione, con sorprendenti dune di sabbia bianchissima, lagune di smeraldo e un luogo affascinante ed unico come il Campo di Piedra Pomez.
Per raggiungere la Puna si parte da Salta, seguendo la mitica Ruta 40, dove ad ogni curva, ogni angolo ci sono paesaggi bellissimi, come la Quebrada de las Flechas e la Quebrada de Cafayate. Dopo circa 90 km da Hualfin si arriva alla comunità di El Penon, dove si trova l’unica possibilità di alloggio di questa zona, l’ Hosteria de Altura di El Penon. L’Hosteria è molto accogliente e le camere sono ampie e belle, con un camino nel centro della sala da pranzo, dove si cena tutti insieme, in compagnia. Prima di riscaldarvi sotto i caldi piumoni della camera, si può uscire dall’Hosteria per emozionarsi sotto un cielo stellato totalmente incontaminato dalla luce artificiale.
El Penon è la base di partenza per andare alla scoperta  del cuore della Puna; dopo qualche chilometro dall’Hosteria, si abbandona la strada asfaltata per seguire una pista sterrata di sabbia e sale, a cui fa da sottofondo il maestoso cono nero del vulcano Carachi Pampa. Non ci sono aggettivi adatti per descrivere i paesaggi che si aprono davanti ai agli occhi: sembra di essere arrivati in un altro pianeta, assolutamente unico e straordinario, di una bellezza indescrivibile, desolante ma meraviglioso allo stesso tempo.
Dopo circa un’ora si arriva ad una duna gigantesca dove magari il vento è fortissimo, ma non è facile lasciare questo posto e a risalire in macchina perchè la sensazione è quella di interrompere un momento magico. Si prosegue l’escursione attraverso paesaggi lunari magnifici per arrivare al confine del Campo di Piedra Pomez, formatosi in seguito all’eruzione della pietra pomice dalla caldera del Cierro Blanco. Anche in questo caso è difficile descrivere il paesaggio:  è un susseguirsi di sabbia lavica, di sculture di pietra pomice, particolarmente friabile, che il vento taglia in mille forme diverse. Sembra di essere approdati quasi su un altro pianeta.  Si parcheggia la macchina per incamminarsi all’interno del Campo di Piedra Pomez e ad ogni angolo la prospettiva cambia radicalmente. La camminata che porta nel cuore di questo paesaggio avvolge  totalmente, trasportandovi in un mondo magico: ci si sente veramente padroni della Terra e fortunati per avere l’opportunità di visitare un luogo cosi straordinario e fuori dalle rotte comuni, un luogo per viaggiatori che apprezzano l’unicità di una meta, che fa vivere emozioni indimenticabili.