Sorprendente e inaspettata, la si visita quasi sempre un po’ in fretta perché viene considerata solamente uno stopover, ma indubbiamente Singapore merita uno sguardo più attento per il mix culturale ed il suo aspetto futuristico che però riesce anche a regalare dei quartieri caratteristici ricchi di storia.

Il nome con cui questa città-stato merita di essere conosciuta è quello di “città giardino”: innumerevoli e bellissimi sono le sue aree verdi, i parchi ed i giardini. Nel 1859 furono inaugurati i Botanic Gardens, che dal 2015 fanno parte del patrimonio dell’Unesco. All’interno dei Botanic Gardens è possibile visitare il Giardino delle Orchidee che offre ai visitatori oltre 10 specie diverse di questo meraviglioso fiore. Uno dei luoghi più sorprendenti della città sono i faraonici Gardens by the Bay, creati nel 2012 sul mare, con lo sfondo dell’iconico Marina Bay Sands Hotel, dove si fondono botanica, architettura e tecnologia. Non si può che rimanere affascinati dal Supertree Grove con i suoi boschi artificiali altri fino a 50 metri dove ogni sera è possibile assistere ad un suggestivo spettacolo di luci, suoni e colori, il tutto grazie all’energia prodotta dai pannelli solari posti in cima agli alberi. Ma altrettanto interessanti sono le due serre all’interno del parco: la lower Dome e la Cloud Forest. La prima è la serra più grande al mondo, un ambiente open space dove il clima è mediterraneo e semi-arido, perfetto per ospitare baobab e piante grasse di ogni tipo, mentre la Cloud Forest è la serra dove è stata ricreata l’ambientazione degli altopiani tropicali, con cascate artificiali e specie vegetali provenienti dalle foreste tropicali.

Un viaggio a Singapore coinvolge storia e futuro, tradizioni e altissima tecnologia. Lo skyline della città è caratterizzato da iconiche strutture futuristiche, ma diversi sono i quartieri tradizionali dove si respira la vera anima di Singapore. Chinatown, dove si possono trovare edifici vittoriani, il Goporuam, gremito di statue policrome, il tempio induista Sri Mariamman, fino ai minareti smeraldo alti sulla moschea Masjid Jamae. Indimenticabile poi la visita a Little India, il quartiere più colorato di Singapore, dove è possibile immergersi nella cultura indiana, grazie ai profumi delle spezie e ai venditori di prodotti tradizionale ed infine, Kampang Glam, dove spicca la bellissima Moschea del Sultano e la caratteristica street-art di Haji Lane.

Da non dimenticare  lo street food che qui si esprime con intenso vigore: spiedini satay, zuppe di noodles laska, insalate rojak, pesce grigliato con salsa sambal e proprio per questo pochi mesi fa l’Unesco ha voluto riconoscere il valore della cosiddetta cultura Hawker, inserendola nella lista dei Patrimoni dell’Umanità. Altre due attrazioni imperdibili della città sono il Singapore Flyer, la grande ruota panoramica, dove è possibile anche cenare con una vista panoramica imperdibile su Marina Bay; infine, prima della partenza dal futuristico Changi Airport è d’obbligo la visita al The Jewel, inaugurato nell’aprile del 2019: si tratta di un’attrazione collegata ai terminal dell’aeroporto, al cui interno si trovano 280 negozi, hotel, ristoranti, immersi nella Forest Valley, un lussureggiante bosco tropicale traversato da Rain Vortex, lche con i suoi 40 metri d’altezza è la cascata indoor più alta del mondo. Di sera, la colonna d’acqua si tramuta in uno schermo dove vengono proiettate suggestive immagini e giochi di luci.

Futuristica e dal forte mix culturale, Singapore è indubbiamente una destinazione adatta ad ogni tipo di target; la Città del Leone offre infatti un ventaglio di esperienze straordinarie per tutti i tipi di viaggiatori: Foodies, Explorers, Socializers, Culture Shapers, Action Seekers e Collectors. Una città ricca di opportunità, attrazioni e luoghi che affascinano chiunque, dagli amanti della cucina multietnica, agli appassionati di arte e cultura fino a coloro ai quali piace vivere la notte nei migliori roof-top e locali alla moda, che una volta visitata vi farà venire voglia di ritornarci.